Sclerodermia localizzata

o morfea
a Milano e Padova

Una delle patologie che tratto più di frequente nei miei studi di Milano e Padova è la sclerodermia localizzata, nota anche come morfea. Vediamo insieme quali sono i sintomi della morfea e le possibili terapie.

Sintomi della morfea

Sclerodermia” significa letteralmente pelle dura: è proprio questo il principale segno caratteristico di questa patologia. I pazienti riscontrano un ispessimento della pelle causato da un eccessivo deposito di una proteina, detta collagene, nel derma, lo strato più superficiale della pelle su cui poggia l’epidermide.

Si definisce sclerodermia localizzata perché la patologia riguarda solo la pelle e questo la differenzia dalla sclerodermia sistemica che, al contrario, può coinvolgere anche organi interni. Ad oggi non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino che la sclerodermia localizzata possa evolversi in sclerodermia sistemica.

La morfea è una malattia autoimmune che si suddivide in diversi sottotipi in base alla tipologia e alla profondità delle lesioni cutanee. Le lesioni cutanee si presentano di solito sugli arti inferiori e superiori, ma possono coinvolgere anche altre aree del corpo come il tronco e il cuoio capelluto. Generalmente sono accompagnate da prurito, in particolare nelle prime fasi della malattia e presentano una iper-pigmentazione o una ipo-pigmentazione: la pelle interessata può quindi diventare più scura o più chiara rispetto alla pelle normale. La zona interessata dalle lesioni, inoltre, è caratterizzata dalla perdita di peli o capelli, se interessa del cuoio capelluto.

Chi può ammalarsi?

La Sclerodermia localizzata si riscontra più di frequente nelle donne rispetto agli uomini, e in particolare nelle donne tra i 20 e i 40 anni. Nel 15% circa dei casi si presenta nei bambini con età inferiore ai 10 anni.

Diagnosi e terapie della morfea

Ad oggi non sono note le cause della sclerodermia localizzata, per questo motivo non esistono terapie specifiche.

Per diagnosticare la morfea solitamente viene posta in essere una diagnosi clinica, basata sull’ispezione della cute stessa e, quando necessario, si effettua una biopsia del tessuto cutaneo, un piccolo prelievo che viene eseguito in ambulatorio per confermare la diagnosi e per distinguere tra sclerodermia localizzata e sclerodermia sistemica

La terapia per la morfea solitamente è topica, consiste cioè nell’applicazione locale di farmaci per trattare le lesioni. Nei casi più gravi, alla terapia topica viene associata anche una terapia sistemica, con farmaci da assumere per bocca o per via intramuscolare/endovenosa.

Perché rivolgersi ad un dermatologo in caso di sclerodermia localizzata

Nonostante non vi siano, ad oggi, terapie che consentano una cura definitiva della morfea, è opportuno rivolgersi ad un dermatologo se si sospetta questa patologia. Il dermatologo può effettuare una diagnosi differenziale tra sclerodermia localizzata e sistemica. Inoltre il trattamento precoce delle lesioni può ridurne la gravità e la progressione e ciò è di particolare importanza quando le lesioni interessano zone delicate del corpo.

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