Isotretinoina contro l’acne: una guida completa alla terapia

L’acne può presentarsi in forme molto gravi che devono essere valutate adeguatamente (e in tempi veloci) da uno specialista in dermatologia.
Il dermatologo può suggerire diversi tipi di terapie e, se queste non danno risultati apprezzabili, si può ricorrere a uno dei trattamenti farmacologici più efficaci, quello a base di isotretinoina.
Negli ultimi anni, si è parlato molto di questo trattamento e spesso viene considerato dai pazienti come efficace, ma non “innocuo”. È per questo che crediamo sia necessario fare chiarezza. Vi proponiamo una guida completa alla terapia a base di isotretinoina.

Isotretinoina: i pro e i contro

Bisogna partire proprio dalla definizione di “innocuo”, ossia “incapace o privo della possibilità di recar danno”.
L’isotretinoina, come la stragrande maggioranza dei farmaci, non è “innocua”. Può, infatti, provocare degli effetti collaterali severi, con un effetto a lungo termine, anche post-sospensione (a differenza delle altre terapie antibiotiche orali), ma gestibili con frequenti e attenti controlli dermatologici ed ematici.
Il dermatologo conosce bene i rischi di una terapia intrapresa “con leggerezza” o senza i dovuti accorgimenti, ed è proprio al dermatologo che bisogna rivolgersi in caso di dubbi.

Come agisce l’isotretinoina?

Il medico, a seconda del tipo di acne, può prescrivere il farmaco, che agisce riducendo la produzione di sebo e cambiando la struttura della cute. Limita, infatti, la produzione dei cheratinociti e abbassa il livello di infiammazione.
Questo processo non è immediato e richiede uno schema di terapia che si può svolgere per diverse settimane. È dunque lo specialista che, a seconda del quadro clinico, decide lo schema di azione più adatto al paziente.

 

Quali sono, quindi, gli effetti collaterali del farmaco?

Parliamo di una sostanza farmacologica di natura teratogena. Che significa? In grado di generare malformazioni – anche gravi – sul feto. Prima, durante o dopo una gravidanza (ma anche in allattamento) non deve essere assunto.
Ma non solo. Esistono numerosi possibili effetti collaterali che potrebbero manifestarsi in chi segue la cura. Eccone alcuni:

  • calo del visus (soprattutto nelle ore buie) e secchezza oculare;
  • fotosensibilità;
  • indebolimento delle ossa;
  • alterazione dei livelli di zuccheri nel sangue;
  • secchezza cutanea;
  • momentaneo peggioramento dell’acne stessa;
  • sonnolenza e mal di testa;
  • orticaria e prurito;
  • irsutismo.

Meno frequenti, ma gravi e da riferire subito allo specialista sono:

  • difficoltà respiratorie;
  • gonfiore di bocca e volto;
  • dolore al petto e alle ossa;
  • minzione frequente o meno frequente;
  • sete eccessiva;
  • sincope;
  • iperventilazione;
  • lividi sospetti;
  • cambiamenti d’umore;
  • nausea, vomito;
  • emorragie;
  • colorito giallastro.

 

Questo farmaco ha, poi, interazioni con Tetracicline, Iperico, farmaci derivati dalla vitamina A e pillole anticoncezionali a base di soli progestinici (detta minipillola).

Ci sono alcune accortezze da seguire durante il trattamento:

  • Assumere sempre il farmaco con cibo per aumentarne la biodisponiblità
  • evitare assunzione di alcolici
  • rispettare il programma di prevenzione della gravidanza
  • mai condividere la cura con altri soggetti
  • non donare il sangue fino al mese successivo la sospensione
  • evitare depilazione con ceretta anche nei mesi a seguire il trattamento
  • evitare utilizzo di lenti a contatto e utilizzasrew lacrime artificiali doprattutto se abuso di tablet pc e cellulari
  • non assumere tetracicline e integratori di vitamina A
  • idratare la pelle di tutto il corpo e le labbra duramte il trattamento

Sebbene non siano pochi, gli effetti collaterali non devono scoraggiare i pazienti che, attentamente seguiti, possono ottenere grandi benefici dalla terapia e combattere l’acne in maniera risolutiva.