La giusta strategia per combattere la rosacea? La Laserterapia a diodo

Parliamo di rosacea, una dermatite cronica del volto, che si manifesta con arrossamento cutaneo, capillari gonfi, dilatati e, dunque, ben visibili, infiammazione – a volte anche grave – a livello di guance e naso, ma che può colpire anche il capillizio e gli occhi.

 

Chi sono i soggetti maggiormente colpiti?

Secondo le statistiche, a essere più colpite sono le donne di mezza età con una pelle particolarmente chiara. Ma chiunque può manifestare i segni del disturbo.

 

Come riconoscere i sintomi della rosacea?

Lo specialista tende ad analizzare alcuni sintomi ben visibili nei pazienti, come:

  • Pelle del viso arrossata, soprattutto nella parte centrale. Compaiono, infatti, piccoli vasi sanguigni più gonfi sul naso e sulle guance.
  • FLUSHING
  • Brufoli – simili all’acne – che, a volte, contengono pus e sono dolorosi.
  • Secchezza oculare, lamentata da circa il 50% dei pazienti con rosacea, assieme a un gonfiore delle palpebre.
  • Naso bulboso e arrossato, sintomo che si presenta più spesso negli uomini rispetto alle donne.

 

Le cause della rosacea

Le cause della rosacea non sono chiare e possono dipendere dalla combinazione di più fattori, ereditari e ambientali.
Esaminiamo, dunque, quelli che possono essere considerati fattori di rischio della dermatite e sono:

  • Squilibri intestinali, che alterano la flora batterica (il microbiota), con conseguenze anche per il sistema immunitario. Il microbiota malfunzionante, infatti, provoca la “fuga” nel sangue di alcuni germi e la produzione del fattore TNF-alfa, dando origine a infiammazioni e vasodilatazione periferica sulla pelle. Anche la presenza dell’Helicobacter pylori, batterio che vive all’interno dell’intestino, può essere causa di gastriti e, secondo alcuni studi, potrebbe rappresentare un fattore di rischio di disturbi alla pelle, come la rosacea.
  • Infezioni: alcuni ritengono che possano essere all’origine della dermatite. Il presunto responsabile sarebbe l’acaro Demodex, presente normalmente nei peli delle persone. A sua volta, questo acaro ospiterebbe il batterio Bacillus oleronius, agente potenzialmente infiammatorio.
  • Equilibrio psicologico: ansia e depressione (stati emotivi alterati) potrebbero portare al disturbo, peggiorando lo stato della pelle, con la formazione delle teleangectasie e delle papule.
  • Genetica: ci sono studi che dimostrano la predisposizione familiare alla malattia.

 

Quando rivolgersi a uno specialista?

Non appena si manifestano i primi sintomi, è bene parlarne con un dermatologo esperto, per una diagnosi chiara e un trattamento adeguato.
Il dermatologo indagherà con l’impiego di un dermatoscopio, valutando nel dettaglio lo stato della pelle.
Attraverso l’entodermoscopia, poi, il dermatologo individuerà l’eventuale presenza (o meno) di batteri o acari, cofattori della rosacea.

Laser a diodo per la cura della rosacea

Innovativo, preciso e maneggevole, il laser diodico (o a diodo) può essere una valida soluzione per il trattamento della rosacea. Il dermatologo ha la possibilità di regolare l’intensità dei fotoni, agendo in maniera efficace a seconda del caso.
Questo laser agisce rimuovendo le imperfezioni vascolari e riducendo al massimo il rossore sul viso. C’è da ricordare che le componenti vascolari che caratterizzano la rosacea possono avere profondità e gravità differenti, dunque, i fotoni “sciolgono” i coaguli e innescano un processo di neocollagenesi, limitando le recidive.

 

Perché non scoprirne di più?

Già da una prima visita specialistica, si potrà valutare la formula terapeutiche migliore, combattendo la rosacea e gli inestetismi sul viso.