Parliamo di nei (o nevi), questa volta facendo riferimento ai piccoli nei dei bambini che, a volte, possono destare non poche preoccupazioni nei genitori.
C’è da dire che i nei possono essere di natura congenita, ovvero presenti da sempre, sin dalla nascita, o comparire in seguito, col trascorrere degli anni. Parliamo, in questi casi, dei più comuni e normali nei “acquisiti”.
Alla nascita, il pediatra tende a controllarli con attenzione, per poi passare a check periodici dalla pubertà in poi.
A che età iniziare a controllare i nei?
Non si può dare una risposta precisa a questa domanda. Quel che è certo è che il melanoma è una malattia eccezionale nei bambini. In questa fase della vita, infatti, è possibile che i nei manifestino delle caratteristiche displastiche (o atipiche), richiedendo quindi uno stretto monitoraggio clinico e dermatologico, dermatoscopico o una rimozione ai fini diagnostici.
L’approccio nei bambini è completamente diverso da quello negli adulti. I bambini vanno controllati quando ci sono dei nevi congeniti, dall’inizio della vita, oppure quando ci sono nei che hanno una crescita molto rapida, in cui si notano delle nette differenze rispetto a prima. Altro caso da considerare è quando si verificano delle crescite pigmentate-rosse sulla superficie della pelle. Diverso, dunque, dal metodo dall’ABCDE dell’adulto.
Infine, devono essere tenuti sotto stretto controllo i nevi definiti giganti, cioè di dimensioni superiori ai 20 cm.
Più in generale, si può affermare che esistono dei fattori che devono portare a una maggiore attenzione nei più piccoli, come il fototipo chiaro, l’immunosoppressione e la familiarità alla malattia.
Quando i nevi congeniti vanno asportati?
Nei bambini, i nei piccoli (o medi) hanno un bassissimo rischio di trasformarsi in melanomi e, quindi, non risulta necessaria l’asportazione. Si ha, dunque, un atteggiamento solitamente conservativo.
Certamente, è bene valutare sempre i nei anomali, le piccole lesioni vicino al neo (altri nei attorno, che si sviluppano velocemente) e l’ingrossamento eventuale dei linfonodi circostanti.
Parlarne con il dermatologo di fiducia è sempre una buona idea!